Gianfranco Adornato – Scuola Normale Superiore - Pisa Collana: «Archeologia e Arte antica» SOMMARIO: Premessa - 1. Akragas e le tradizioni ecistiche: una revisione - 2. Da Gelas ad Akragas. Pindaro, Antioco-Tucidide, Timeo e gli scoliasti - 3. Culti a Rodi, nomima a Gela e ad Agrigento - 4. Importazioni, cultura materiale, ethnicity. La documentazione archeologica - 5. Falaride, tra mito letterario e realtà storica - 6. Dedalo e il cratere bronzeo di Cocalo: bottino di guerra ed espansione territoriale? - 7. Edifici di culto agrigentini. Tipologie planimetriche, tradizioni architettoniche - 8. Alle origini del formulario artistico akragantino - 9. Apollo nel tempio A. Rinnovamento urbano tra l’Akragas e l’Hypsas - 10. Verso un linguaggio artistico akragantino - 11. Un bilancio - 12. Per un’interpretazione della cultura artistica di Akragas arcaica - Tavole - Referenze fotografiche e iconografiche - Riferimenti bibliografici - Indice delle fonti letterarie ed epigrafiche - Indice dei nomi. Il lavoro di Gianfranco Adornato su Akragas arcaica si caratterizza per il dialogo, serrato e parallelo, tra le informazioni ricavate da una rilettura delle fonti letterarie e i dati della documentazione archeologica. Questo approccio metodologico consente di delineare uno scenario alternativo rispetto alle passate e recenti indagini sulla polis greca d’Occidente. L’analisi della cultura materiale, architettonica e artistica, relativa alla prima fase dell’insediamento, e oltre, rappresenta un esempio paradigmatico e fornisce delle risposte, non prive di obiezioni, all’impianto teorico dell’ethnic identity formulato da J. Hall (2000). Alla luce di una rivalutazione delle fonti letterarie riguardanti il periodo della tirannide di Falaride viene ricostruito un diverso contesto storico, culturale e sociale: il quadro espansionistico della colonia attribuito da Aristotele e altri autori al periodo falarideo risulta ridimensionato, trattandosi di una versione retrospettiva di avvenimenti accaduti durante il periodo della tirannide emmenide. In questa rinnovata cornice storica si inserisce lo studio sistematico della produzione artistica e architettonica di età arcaica: l’analisi della documentazione archeologica consente di tracciare il percorso creativo degli artisti e delle botteghe akragantini, individuando contatti e sovrapposizioni con le aree artistiche limitrofe e lontane, originalità e peculiarità delle manifestazioni artistiche locali, ricezione ed elaborazione di pratiche artistiche allogene nella cultura akragantina. Sotto questo punto di vista, si sottolinea l’estrema permeabilità e fluidità della produzione artistica di Akragas arcaica, sempre in grado di aggiornarsi e di proporre innovative soluzioni ed eccentriche rielaborazioni nel campo artistico come in quello architettonico. Gianfranco Adornato (1976) è ricercatore di Archeologica Classica presso la Scuola Normale Superiore, dove si è perfezionato sotto la guida di Salvatore Settis. I suoi lavori, apparsi su riviste nazionali e internazionali, spaziano dallo studio della scultura greca di età arcaica e classica, a questioni iconografiche, al rapporto tra documento epigrafico e fonti letterarie, alle testimonianze grafiche e all’arte del disegno nel mondo antico, alla rilettura di contesti sacri nella Roma arcaica. Coordinatore scientifico e organizzatore dei convegni Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico, di cui ha anche edito gli Atti (Milano, LED, 2010), e Arte-Potere. Forme artistiche, istituzioni, paradigmi interpretativi, ha collaborato all’edizione scientifica del Papiro di Artemidoro, a cura di C. Gallazzi, B. Kramer e S. Settis ( Milano, LED, 2008).
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