Giuseppe Maurizio Campini Collana: «Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano» 269 SOMMARIO: Riferimenti bibliografici — 1. Fortuna degli scritti di Giuseppe Maurizio Campini – 2. Il canonico Campini e la sua opera – 3. Le Chiese di Monza, del suo Territorio e della sua Corte — Nota editoriale — Chiese di Monza, del suo Territorio e della sua Corte (1773) — Sinossi delle divergenze redazionali maggiori — Appendice. Le epigrafi — Tavola sinottica delle chiese, dei monumenti e delle cose notevoli — Tavole — Elenco delle figure — Indice dei nomi — Indice dei luoghi.Il volume contiene la trascrizione del manoscritto dal titolo Chiese di Monza, del suo Territorio e della sua Corte, conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. L’opera, composta dal canonico del Duomo monzese Giuseppe Maurizio Campini (1706-1776) negli ultimi anni della sua vita, fornisce un circostanziato quadro d’insieme delle tradizioni cittadine, degli edifici ecclesiastici, delle comunità e degli ordini religiosi presenti a Monza e nel suo circondario. L’aspetto del borgo vi è fissato alla vigilia dei traumatici eventi politici che ne avrebbero indelebilmente segnato il volto moderno: le soppressioni giuseppine e napoleoniche, gli interventi urbanistici susseguitisi a partire dall’Ottocento e intensificatisi con l’Unità d’Italia, le opere pubbliche realizzate durante il Ventennio fascista, che hanno cancellato chiese e monumenti descritti dal canonico monzese, molti dei quali erano sopravvissuti intatti per secoli. L’opera costituisce perciò una rara testimonianza e, per la sua completezza, la fonte primaria per la ricostruzione di una realtà storica scomparsa. Il testo che qui si presenta, datato 1773, è la redazione più aggiornata e matura a noi pervenuta di un lavoro storiografico intrapreso dall’autore con l’intento di salvaguardare, a beneficio dei posteri, le memorie storiche della città natale. La trascrizione è corredata da un apparato di note che dà conto delle microvarianti intervenute rispetto alle due precedenti redazioni conosciute del testo, da una sinossi delle macrovarianti e da una tavola comparativa della disposizione degli argomenti. Roberto Cara (Melito di Porto Salvo, 1977) si è diplomato alla Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Milano, dove si è laureato in Lettere moderne con Giovanni Agosti. È attualmente dottorando di ricerca presso il Dipartimento di Storia delle arti visive e della musica dell’Università degli Studi di Padova. e si occupa in prevalenza di argomenti di storia dell’arte lombarda del Rinascimento.
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