Andrea Vestrucci – Università Federale del Ceará, Fortaleza, Brasile Collana: «Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano» 276 SOMMARIO: Introduzione I. La responsabilità: 1. «Der Handelnde ist immer gewissenlos, es hat niemand Gewissen als der Betrachtende» – 2. La doppia responsabilità del governante – 3. La responsabilità del cittadino – 4. Il coraggio e le conseguenze – 5. La responsabilità prospettica universale – 5.1. Il limite della responsabilità verso l’umanità – 5.2. La tensione verso l’universale – II. La menzogna: 1. La menzogna in Kant – 2. Le critiche di Heller e Weil a Kant – 3. Valutazione delle circostanze – 4. Il dilemma della morale – 5. Il fine dell’azione morale – III. La prudenza: 1. La prudenza in Weil – 2. La phronesis in Heller – 3. La frónhsij aristotelica – 4. Similarità e differenze tra Aristotele, Weil e Heller – 4.1. Interpretazioni della frónhsij aristotelica – 4.2. Parallelismo funzionale – 4.3. Gli estremi connessi dalla frónhsij – 5. Confronto con la Klugheit kantiana – 6. La prudenza tra responsabilità e intenzione IV. Il sistema prescrittivo storico: 1. Sistema prescrittivo pre-moderno e moderno – 1.1. La morale concrète in Weil – 1.2. La Sittlichkeit in Heller – 2. Fiat justitia, pereat mundus – 3. L’origine della critica al sistema prescrittivo – 3.1. Critica interna e coscienza in Heller – 3.2. Critica interna e ingiustizia in Weil – V. L’insoddisfazione dell’individuo: 1. La strumentalizzazione dell’individuo – 1.1. La chosification in Weil – 1.2. La reificazione in Heller – 1.3. La violenza come espressione dell’assenza di senso – 2. L’uomo come fine in sé – 2.1. Weil: l’universabilità dell’individuo – 2.2. Heller: i bisogni radicali – 3. Confronto con Weber e Lukács – 3.1. Weber: razionalità rispetto al fine e rispetto al valore – 3.2. Lukács: oltre la coscienza di classe – VI. Verso una società giusta: 1. La vita della giustizia – 1.1. Heller: il dinamismo della giustizia – 1.2. Weil: una morale vivente – 2. La procedura dialogico-discorsiva – 2.1 Discorso e Diskursethik in Heller – 2.2. Dialogo e discussione in Weil – 3. Dal discorso all’incompletezza della giustizia – 4. La violenza come critica di giustizia – 4.1. Rivolta, disobbedienza, ribellione – 4.2. La rivoluzione VII. L’etica della personalità in Heller: 1. Scelta esistenziale e paideia moderna – 2. L’aspetto estetico della morale – 2.1. Bellezza dell’azione e della persona – 2.2. Armonia interna, bella e sublime – 2.3. Reciprocità simmetrica – 3. Le forme della felicità – 3.1. I legami personali dotati di profondità emotiva – 3.2. Lo sviluppo delle doti in talenti – 3.3. Infelicità e giudizio esterno – 3.4. La vita dotata di senso: ñmologouménwj zÖn – 4. L’aspetto non prescrittivo dell’etica – VIII. La vita morale in Weil: 1. Scelta della morale e moralizzazione di sé – 2. L’aspetto estetico della vita morale – 2.1. Inventività morale e originalità estetica – 2.2. Il ruolo del carattere – 2.3. Confronto con Schiller – 3. Il dovere di felicità – 3.1. L’accordo dell’individuo con se stesso – 3.2. ;Enérgeia e ñmologouménoj zÖn – 3.3. Felicità e giudizio esterno – 3.4. Vita morale e morale vivente – 4. Il protagonista della filosofia morale – IX. Per un movimento infinito: 1. Felicità e giustizia – 1.1. La coincidenza di giustizia e felicità in Weil – 1.2. La felicità oltre la giustizia in Heller – 1.3. Elitarismo e uguaglianza – 2. Differenza argomentativa – 3. Il movimento di autonomia ed eteronomia – 4. Infinito della morale, infinito della filosofia morale – Riferimenti bibliografici – Indice dei nomi.Nell’ambito del panorama filosofico contemporaneo e attuale, il filosofo franco-tedesco Eric Weil (Parchim, 1904 - Nizza, 1977) e la pensatrice ungro-anglosassone Ágnes Heller (Budapest, 1929) rappresentano due casi peculiari. Le loro filosofie, influenzate per ragioni storiche e scientifiche da un significativo intreccio di approcci e teorie, resistono e sfuggono a qualsivoglia classificazione; questo vale anche per la loro riflessione eticopolitica, che spazia dalla discussione sulla giustizia all’analisi dell’individuo nella società contemporanea, dai limiti dell’azione morale al senso della felicità. Il presente studio analizza le risposte dei due pensatori organizzandole all’interno di una struttura ermeneutica comune, costituita dai problemi e dagli autori di riferimento: il dialogo tra le due riflessioni ha così il pregio non solo di chiarificarne la rispettiva autonomia teoretica, ma anche di esplicitare una possibile categoria filosofico-morale. Andrea Vestrucci (Milano, 1981), dottore di ricerca presso le Università di Milano e di Lille, collabora dal 2006 con il Centre Eric Weil e con la filosofa Ágnes Heller. Attualmente insegna Etica presso l’Università Federale del Ceará, Fortaleza, Brasile.
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