William Spaggiari – Università degli Studi di
Milano SOMMARIO: Nota — 1. I ghiacci del Cocito — 2. «Let Newton be!»: scienza e poesia nel Settecento – 3. Algarotti e la zarina – 4. «So che Venezia no me vol più ben»: Goldoni émigré – 5. Casanova, Pauline, la seduzione delle lettere – 6. Il «mal di moglie»: Beccaria in Francia – 7. «Dalla gelida Neva al Beti adusto»: dittico alfieriano – 8. L’ultimo Metastasio viennese – 9. Il cardinal Durini tra Varsavia e Milano – 10. La catastrofe e i Lumi: da Lisbona alle Calabrie — 11. Tra spiriti e folletti: Leopardi, Tasso e il «genio familiare» — 12. Mitologie napoleoniche – 13. Sillogi letterarie dall’esilio – 14. Panizzi e Rolandi, librarian e bookseller – 15. Tipografie di frontiera – 16. Herman Melville, «distinto romanziere della Nuova-York» – 17. Dickens, il canonico Bianchini e la nonna di Pio VI – 18. La questione meridionale: da Napoli al British Museum – 19. L’utopia del mondo nuovo: il Bounty a teatro – 20. L’isola non trovata — 21. I ‘coccodrilli’ di Monteiro Rossi — Indice dei nomi.I contributi raccolti in questo volume si collocano nella quasi totalità in una prospettiva europea sette-ottocentesca, con qualche incursione in altre coordinate cronologiche e spaziali. Ricostruiscono episodi, incontri, relazioni di natura diversa, ma in qualche modo memorabili o decisivi per chi li ha vissuti; e raccontano storie di personaggi nei momenti che li hanno visti protagonisti lontano dalla patria o dai luoghi di origine, in un reticolo geografico esteso dalla Russia (Algarotti, Alfieri) alla penisola iberica (i viaggiatori dell’età dei Lumi, le moderne rivisitazioni letterarie), toccando Parigi (Goldoni, Beccaria, Monti), Londra (Casanova, Dickens, gli esuli del primo Ottocento), Vienna (Metastasio), Varsavia (Angelo Maria Durini), senza escludere le avventure oltre oceano (Melville, il viaggio del Bounty). Ai luoghi della vita culturale e civile si alternano poi, in una sorta di contrappunto, gli spazi della memoria e della letteratura: il baratro degli inferi danteschi, gli arcani della scienza, le isole sognate, la dimensione degli spiriti e della fantasia. Il tratto comune è, dunque, quello della distanza, dell’altrove, di una lontananza spesso dovuta alla stringente necessità, ma non di rado cercata, o anche assunta come regola di vita; talvolta, come avviene, i due estremi si toccano. William Spaggiari insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi di Milano. Tra i suoi volumi: Il ritorno di Astrea. Civiltà letteraria della Restaurazione (1990), L’eremita degli Appennini. Leopardi e altri studi di primo Ottocento (2000), 1782. Studi di italianistica (2004), Carducci. Letteratura e storia (2014). Ha curato edizioni di testi di Leopardi (Lettere agli amici di Toscana, 1990), Giordani (Il peccato impossibile, 2002), Algarotti (Saggio sopra la pittura, 2000; Viaggi di Russia, 1991 e 2012), Carducci (Poesie, 2007). Dello stesso autore: Il monopolio del patriottismo. Lettere sulla questione meridionale (1863) (2012) e Dante nel Sette-Ottocento. Note e ricerche (2022). Recensioni:
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