Amedeo Giovanni Conte L’indagine sui concetti di vero e falso ha privilegiato, nella filosofia contemporanea, la verità apofantica, ossia la verità di dicta (enunciati, proposizioni). Ma a quali entità, oltre ai dicta, conviene il predicato ‘vero’ [‘true’, wahr’, ‘vrai’]? Nel libro Adelaster. Il nome del vero, Amedeo Giovanni Conte fa luce sul caso meno indagato ma non meno frequente in cui parliamo di verità di cose, di res (ad esempio quando diciamo: “Una banconota da 17 euro non è una vera banconota”, “Un vero soldato deve essere valoroso”). La ricerca sul vero come predicato di res (come predicato di cose) si intreccia, nel libro, con due questioni fondamentali della recente filosofia del normativo (indagate tra gli altri da Norberto Bobbio e Georg Henrik von Wright): Conviene il predicato ‘vero’ alle norme? O forse alle norme conviene non il predicato logico ‘vero’, ma un predicato axiologico, ad esempio ‘valido’ o ‘giusto’? La risposta a queste ultime domande investe i campi della semiotica, dell’ontologia, dell’axiologia e della logica. SOMMARIO: 0. Verità de dicto vs. verità de re – 1. Verità de dicto (verità apofantica) – 2. Verità de re: 2.0. Introduzione – 3. Tres vidi – Bibliografia. 1. Nessi etimologici tra alcuni termini del campo semantico della fede ed alcuni nomi della verità (lingua ebraica, lingue slave, lingue germaniche) – 2. Verità semantica vs. verità ontica – 3. ‘Étymos’, verita, essere – Bibliografia. 1. Tre principi sulle condizioni di legittimità epistemologica d’una tesi: principio di verificabilità, principio di falsificabilità, principio di contraddicibilità – 2. Rapporti tra principio di verificabilità, principio di falsificabilità, principio di contraddicibilità – Bibliografia. 1. Alétheia: illatenza o latenza? Il nome greco della verità – 2. Vero de dicto vs. vero de actu – 3. Vero de dicto vs. vero de actu nell’Evangelo secondo Giovanni – Bibliografia. 0. Introduzione. Due reperti sul nome dell’equità: l’étimo dei termini greco ‘ἐπιείκεια’ e tedesco ‘Billigkeit’– 1. Primo reperto: l’étimo del nome greco dell’equità – 2. Secondo reperto: l’étimo del nome tedesco dell’equità – Bibliografia. 1. Baro quale Realtypus/ontótipo della filosofia dell’azione – 2. Nove paradossi del baro – 3. La semantica di ‘falso’ e di ‘vero’ – Bibliografia. 0. Ontologia del falso: cinque casi di falsità d’un oggetto – 1. Primo caso di falsità d’un oggetto: il dente falso – 2. Secondo caso di falsità d’un oggetto: il gettone falso – 3. Terzo caso di falsità d’un oggetto: il testamento falso – 4. Quarto caso di falsità d’un oggetto: l’attestato falso – 5. Quinto caso di falsità d’un oggetto: la banconota falsa – Bibliografia. 1. Due fenomeni – 2. Filosoficita dei due fenomeni – Bibliografia. 1. Un paradigma – 2. Un paradosso – 3. Paradossi d’un paradigma e paradigmi d’un paradosso – Bibliografia. 0. Introduzione – 1. Epiménide ontico – 2. Epiménide deontico – 3. Epiménide erotetico – Bibliografia. 0. Introduzione: reperti filologici vs. reperti filosofici – 1. Regola deontica vs. regola adeontica – 2. Regolarità deontica vs. regolarità adeontica – 3. Agire in–funzione–di regole (nomotropismo) – Bibliografia. 0. Premessa – 1. La domanda: Vi sono enunciati deontici de dicto? – 2. Distinzione di due interpretazioni degli enunciati sulla validità: enunciati sulla validità come giudizi descrittivi su norme [beschreibende Urteile über Normen] vs. enunciati sulla validità come norme [Normen] – 3. Risposta alla domanda: In nessuna delle due interpretazioni da me distinte, gli enunciati sulla validità sono enunciati deontici de dicto – Bibliografia. 0. La pragmatica d’un non–atto: cinque tesi di pragmatica negativa – 1. Prima tesi, apofatica, di pragmatica della déroga: la déroga non e un atto – 2. Seconda tesi, apofatica, di pragmatica della déroga: la déroga non è un atto performativo – 3. Terza tesi, apofatica, di pragmatica della déroga: la déroga non è un atto thetico – 4. Quarta tesi, apofatica, di pragmatica della déroga: la déroga non è un atto anhairetico – 5. Quinta tesi, apofatica, di pragmatica della déroga: la déroga non è suscettibile di validità pragmatica – Bibliografia.Amedeo Giovanni Conte (Pavia, 1934) è professore libero docente dell’Università di Torino, professore emerito dell’Università di Pavia, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, Roma. Tra le sue pubblicazioni: Saggio sulla completezza degli ordinamenti giuridici, 1962; Deontische Logik und Semantik (con Georg Henrik von Wright e Risto Hilpinen), 1977; Filosofia del linguaggio normativo (3 voll.), 1989-2001; Filosofia dell’ordinamento normativo, 1997; Filosofia del diritto (con Paolo Di Lucia, Luigi Ferrajoli, Mario Jori), 2002, 2013; Kenningar, 2006; Ricerche di Filosofia del diritto (con Paolo Di Lucia, Antonio Incampo, Giuseppe Lorini, Wojciech Żełaniec), 2007; Res ex nomine, 2009; Sociologia filosofica del diritto, 2011; Adelaster. Il nome del vero, 2016.
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L- M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Z |