Storia dell'Epistolario Leopardiano - LED Edizioni Universitarie

Christian Genetelli – Université de Fribourg

Storia dell'Epistolario Leopardiano
Con Implicazioni Filologiche per i Futuri Editori

Collana «Palinsesti. Studi e Testi di Letteratura Italiana» 12
15,5 x 22 cm - pp. 182 - 2016 - € 30,00
ISBN 978-88-7916-782-6

SOMMARIO: Premessa – STORIA DELL’EPISTOLARIO LEOPARDIANO: 1. Dall’officina di Prospero Viani: storia dell’epistolario leopardiano - 1.1. Preliminari - 1.2. L’«Epistolario» 1849, tra storia e filologia: Gli apografi recanatesi (Carlo, Paolina e Pierfrancesco Leopardi copisti) – Gli apografi muzzarelliani: le lettere a Brighenti, e non solo – Autografi e apografi delle lettere ad Anton Fortunato e Luigi Stella (dagli Eredi Stella) – Ancora lettere stelliane (da Giovanni Resnati) – Le lettere a Papadopoli (da Spiridione Veludo) – Diverse: a Colletta, altre a Giordani, a Zannoni – Altri apografi dell’ASRE – Le lettere negli (e dagli) «Studi filologici» – 1.3. Qualche altra implicazione filologica – 1.4. Appendice e commiato. Verso «Epistolario» 1892: La ristampa del 1856 (e poi 1864) – Una ragguardevole giunta alla derrata: l’«Appendice» 1878 – Capolinea. «Epistolario» 1892 – 2. I «frammenti Monaldiani» ritrovati e nuovi restauri all’epistolario di Giacomo Leopardi – 3. Una lettera leopardiana fra storia della tradizione e critica del testo (e una piccola addizione all’epistolario) – 4. Leopardi cerca casa. Su una lettera da ricollocare (e altre osservazioni sul carteggio con Giuseppe Melchiorri) – INDICI: Indice delle lettere – Indice dei nomi.

Del prezioso, affascinante epistolario di Giacomo Leopardi il volume illustra in modo organico e nuovo le vicende lungo l’Ottocento, muovendo dal retroterra della sua prima edizione (Firenze, Le Monnier, 1849), e spingendosi fino alla quinta «ampliata e più compiuta» (Firenze, Successori Le Monnier, 1892). Le carte e i libri appartenuti a Prospero Viani (1812-1892), per mezzo secolo raccoglitore generoso di lettere e notizie leopardiane in funzione delle sue curatele, sono stati eletti a osservatorio privilegiato e punto di partenza per una vasta ricognizione di materiali inediti o malnoti (manoscritti e a stampa). All’interesse storico, con ovvio riguardo anche alla fortuna di Leopardi (fitti e ramificati, ad esempio, i rapporti di Viani con uomini e donne che hanno intrattenuto contatti diretti con il poeta), se ne somma e intreccia un altro spiccatamente filologico, rivolto pure al domani dei futuri editori dell’epistolario. L’indagine storica, infatti, collabora in modo costante e deciso (si vorrebbe dire inevitabile) a fare luce sulle vicissitudini della trasmissione testuale, trasferendo così frequenti e non irrilevanti benefici nel corpo vivo delle lettere leopardiane, nella loro stessa lezione. Sul fronte filologico, esce così rafforzata e assai più consapevole la recensio; la gerarchia dei testimoni, sempre oggetto di attento esame (come, del resto, la loro natura e provenienza), non di rado è stata modificata, con ciò che consegue; alle copiose rettifiche puntuali (datazione, ripristino di porzioni testuali cadute e dimenticate, problema delle lettere a più destinatari, e altro ancora) si aggiunge pure qualche incremento netto. Nel disciplinare questa messe di materiali e informazioni, il volume mira in ogni istante a conciliare criteri di pertinenza, economia e chiarezza.

Christian Genetelli insegna Letteratura e Filologia italiane all’Università di Friburgo (Svizzera). I suoi settori di ricerca sono prevalentemente moderni, dal Sette al Novecento. In ambito leopardiano, è fra l’altro autore (accanto cioè a numerosi saggi apparsi in rivista o in volumi miscellanei) di introduzione e commento all’Appressamento della morte (Roma - Padova, Editrice Antenore, 2002; l’edizione critica è firmata da Sabrina Delcò-Toschini) e di Incursioni leopardiane. Nei dintorni della «conversione letteraria» (Roma - Padova, Editrice Antenore, 2003); ha curato, con la collaborazione di Edoardo Fumagalli e Guido Pedrojetta, una recente Lettura dei «Canti» (Novara, Interlinea, 2013). È membro del Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani.

Dello stesso autore: Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi (L’ombra di Dante) (2019 - disponibile anche in versione ePub)

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