Paolo Valera Collana «Palinsesti. Studi e Testi di Letteratura Italiana» 13 SOMMARIO: Presentazione di Enrico Ghidetti — Introduzione: Nota bio-bibliografica - Nota al testo — Per ammazzare il «Corriere della Sera». Romanzo follaiolesco — Indice dei personaggi storici citati nel romanzo — Indice dei giornali e dei periodici citati nel romanzo — Indice dei nomi «“La Folla” non offre ai suoi abbonati a 5 lire né chincaglieria né cartelle di lotteria né automobili. Offre solo Per ammazzare il “Corriere della Sera”, il romanzo più spettacoloso del giornalismo dei nostri tempi. […] Un romanzo follaiolesco di più di 300 pagine concertato da una lega di superuomini proletarizzati sovvenzionata da un miliardario»: con queste parole, nell’autunno del 1912, veniva annunciato sulla rivista «La Folla» un nuovo romanzo del giornalista e scrittore socialista Paolo Valera (Como, 1850 - Milano, 1926). Il testo non venne però mai pubblicato ed è stato considerato fino ad oggi introvabile. In verità, Valera lo aveva proposto a puntate sul quotidiano luganese «Libera Stampa», organo del Partito Socialista Ticinese, nel 1920. In quest’opera dimenticata, che per la prima volta si pubblica in volume, l’autore nomina centinaia di giornalisti, scrittori e politici del passato e del presente, innumerevoli testate italiane e internazionali, fra giornali quotidiani, periodici, riviste umoristiche e culturali; di tutti e di tutte discute l’organizzazione, gli orientamenti, le azioni, ne giudica le firme e soprattutto l’atteggiamento tenuto nei confronti del potere. Un ritratto spietato e disincantato del giornalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, e il sogno di un nuovo quotidiano, «Il Corrierissimo», che non sarà unicamente la tribuna dell’opinione nazionale, liberata dall’influenza del «Corriere della Sera», ma soprattutto il principale divulgatore del verbo socialista, antiborghese e antimonarchico in tutti gli angoli della terra, per la redenzione dell’umanità, finalmente illuminata dal «Sol dell’Avvenire». Joël F. Vaucher-de-la-Croix (Lugano, 1984) si è laureato in Storia della lingua italiana all’Università degli Studi di Firenze, dove ha poi conseguito il Dottorato internazionale di ricerca in Italianistica. Si è occupato di storia della lingua e della letteratura italiana, con contributi sulla traduzione neoclassica, sulla grammatica e sul lessico ottocentesco, sull’italiano giornalistico, sui rapporti culturali tra Italia e Svizzera nel XIX secolo e sul Dantismo fra Otto e Novecento. Ha curato l’edizione delle Satire di Persio tradotte da Vincenzo Monti (Firenze, 2015) e della Grammatica inferiore della Lingua italiana di Stefano Franscini (Firenze, 2016).
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