Scolpire il Marmo Collana: «Archeologia e Arte antica» SOMMARIO: Introduzione - A. Dimartino, Artisti itineranti: l’evidenza epigrafica - O. Palagia, Early Archaic sculpture in Athens - M. Iozzo (con Appendice di M. Benvenuti, L. Chiarantini, A. Dini), Il proto-kouros da Samos nel Museo Archeologico di Firenze - H. Aurigny, Kleobis and Biton. Island marble Argive kouroi in Delphi - L. Buccino, La scultura in marmo a Poseidonia in età arcaica e classica. Stato della questione e prospettive di ricerca - C. Greco, Il kouros di Reggio Calabria: aspetti e problemi - M.C. Parra, Marmi kauloniati, un contributo - G. Rocco, Il ruolo delle officine itineranti cicladiche nella trasmissione di modelli architettonici tra tardoarcaismo e protoclassicismo - R. Belli Pasqua, Scultura architettonica e officine itineranti. Il caso dell’Heraion a Capo Lacinio - L. Lazzarini e M. Luni, La scultura in marmo a Cirene in età greca - A. Perfetti, «Rilievi eroici» laconici tra influenze ioniche e attiche. Una breve riflessione sull’arte laconica tra l’età di Chilone e la guerra del Peloponneso - A. Poggio, Modelli di diffusione della scultura in marmo tra VI e V sec. a.C.: la Licia - E. Lippolis e G. Vallarino, Alkamenes: problemi di cronologia di un artista attico - E. Ghisellini,Stele funerarie di età classica dalla Sicilia sud-orientale - G. Adornato, Bildhauerschulen: un approccio - C. Marconi, Orgoglio e pregiudizio. La connoisseurship della scultura in marmo dell’Italia meridionale e della Sicilia - Referenze fotografiche e iconografiche. L’obiettivo che ci si è posti durante i lavori del convegno “Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico”, tenutosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 9 all’11 novembre 2009, era di muovere un primo, concreto passo verso una panoramica aggiornata dello stato delle conoscenze e degli studi sulla produzione artistica, in particolare la scultura in marmo, dell’Italia Meridionale e della Sicilia. Centro e periferia, o meglio centri e periferie; importazioni e produzioni locali: sono questi alcuni dei nuclei tematici del convegno attorno ai quali hanno ruotato altre questioni relative ad aree geografiche e artistiche più o meno note, più o meno vicine, in una prospettiva metodologica comparativa che ha visto sullo stesso piano le problematiche della nascita della scultura in marmo ad Atene come in altre poleis del Mediterraneo; che ha voluto indagare la portata del fenomeno degli artisti e delle maestranze itineranti nella trasmissione di tecniche e di stili, nodo nevralgico molto spesso sottovalutato o addirittura ignorato anche nei più recenti studi sull’argomento; che ha voluto confrontare la “periferia” artistica occidentale con le altre “periferie” del Mediterraneo antico. Le giornate di studio pisane sono state concepite come tentativo di svolta rispetto alle metodologie finora adottate nell’approccio alla produzione artistica della Magna Grecia e della Sicilia e di altre aree periferiche. Segno tangibile di una proficua e serena discussione durante i lavori del convegno è questo volume di Atti, che raccoglie la maggior parte degli interventi: un primo contributo, che si auspica sia seguito da altri più importanti momenti di riflessione volti ad allargare lo spettro d’indagine verso altre aree artistiche. Al centro di queste giornate di studio sono state le produzioni artistiche – in marmo, dalle statue a tutto tondo agli elementi architettonici, in terracotta e in bronzo – delle poleis dell’Italia meridionale e della Sicilia, della Grecia propria e insulare, della Ionia e della colonia di Cirene. Non un semplice censimento del materiale marmoreo, ma una rinnovata discussione sulla formazione dei linguaggi artistici locali e sulla trasmissione e ricezione di esperienze tecniche e stilistiche grazie alla presenza di maestranze itineranti.
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