Stefano Bajma Griga Università degli Studi di Torino Nel Teatro di Beckett Collana:
«Studi e Ricerche» 14,5 x 21 cm pagg. 194
2001 ISBN 88-7916-153-9 |
SOMMARIO: Premessa 1. Le figure dell’allentamento: «Finale di partita»: Le figurazioni del disperdimento - Le figure della contrazione - Il richiamo dell’origine - Le figure di confusione - Le figure dell’inerzia 2. Le inversioni della temporalità: «L’ultimo nastro di Krapp»: Le modalità della riflessione - Le corrispondenze: inscatolamento per successione - Estensione del principio di corrispondenza - L’inversione - Teatro/realtà 3. Esempio di struttura drammatica di ritorno all’origine: «Tutti quelli che cadono» 4. La dimensione lineare del discorso: «Giorni felici»: Le tensioni orizzontali - Le tensioni lineari pure - Le tensioni di involgimento 5. La strategia testuale: «Aspettando Godot»: La diversificazione dei sistemi - La tensione interna/esterna del sistema - La progressione paradigmatica: un segnale della struttura. Tra i vari indirizzi di ricerca che si sono sviluppati intorno alle teoriche teatrali, l’analisi strutturale ha praticato nella conoscenza del testo drammatico modalità di approccio secondo una prassi che utilizza parametri di natura eminentemente linguistica, ma è stata anche in grado di fornire una «lettura» concreta e pertinente di un testo, fondata su premesse metodologiche che hanno costruito la piattaforma necessaria all’individuazione pratica circa i processi di significazione che da esso scaturiscono. In questo quadro si articola il riconoscimento e la descrizione dei sistemi semiotici di talune opere drammaturgiche di Samuel Beckett (Finale di partita; L’ultimo nastro di Krapp; Tutti quelli che cadono; Giorni felici), con l’intento, da una parte, di selezionare il sistema delle modellazioni comunicative del testo, e, dall’altra parte, di riconoscere e porre in risalto l’originalità della scrittura e delle categorie aspettuali rispetto ai postulati delle situazioni drammatiche convenzionali. |