Papiri
dell’Università degli Studi di Milano VIII Posidippo
di Pella. Epigrammi Edizione
a cura di Guido Bastianini e Claudio Gallazzi Collana:
«Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Milano» 200 |
Posidippi
Pellaei quae supersunt omnia
Ediderunt C. Austin - G. Bastianini
Nella storia delle scoperte papirologiche, questo rotolo che contiene un centinaio di epigrammi di Posidippo rappresenta un evento di portata comparabile, per importanza, a quello che nel 1897 restituì gli epinici e i ditirambi di Bacchilide. Di Posidippo, sino ad ora, erano noti appena una ventina di epigrammi, conservati in prevalenza nell’Antologia Palatina. Eppure, egli fu poeta di spicco nella sua epoca, il III sec. a.C., quando Alessandria era il maggiore centro di quella nuova cultura greca che si suole definire ‘ellenistica’: autori come Callimaco, Teocrito e Apollonio Rodio ne sono i rappresentanti più conosciuti. La produzione poetica di quel periodo è andata per la maggior parte perduta: ora, nel rotolo milanese, la poesia di Posidippo risorge dall’oblio dei secoli, mostrando nei suoi seicento versi quale fosse il ruolo che il genere letterario dell’epigramma rivestiva già nel panorama culturale del III sec. a.C. I versi di Posidippo che il papiro milanese ci restituisce mostrano la varietà di temi di cui poteva farsi espressione l’epigramma della prima età ellenistica: non solo dediche votive ed epitaffi funerari, ma anche celebrazioni di vittorie negli agoni panellenici (a Olimpia, Delfi, Nemea, Corinto), descrizioni di gemme, pietre e statue, testi relativi a guarigioni miracolose e presagi di varia natura. L’edizione del nuovo papiro comprende la trascrizione diplomatica e quella letteraria del testo, un’estesa introduzione che illustra le caratteristiche e il contenuto del reperto, un puntuale apparato papirologico ed un ricco commento ad ll. Essa, inoltre, è corredata da una riproduzione a colori del rotolo a grandezza naturale, da sedici tavole con le immagini all’infrarosso delle singole colonne e da due CD, che contengono le riprese digitali del reperto. Queste sono state ottenute con una nuova apparecchiatura messa a punto dal Laboratorio di Metrologia Ottica per la Diagnostica dei Beni Culturali di Milano e permettono di esaminare il testo del papiro sullo schermo di un comune elaboratore, fornendone sia un’immagine a colori sia una visione all’infrarosso ad altissima definizione, che può essere ingrandita anche venti volte senza perdite di nitidezza. Così il lettore, per la prima volta, può disporre di una riproduzione che associa i vantaggi dell’esame all’infrarosso e quelli dell’ingrandimento al microscopio. The 600 lines of this 3rd-century B.C. papyrus bring back to life a hundred or so epigrams by the celebrated ancient Greek poet Posidippus of Pella, whose work was known to us hitherto only through a few surviving verses. This edition of the text includes a full-size colour reproduction of the original papyrus as well as infrared plates of the sixteen separate columns. These have been obtained through digital imaging by means of state-of-the-art optical equipment. The digital images, in two CDs accompanying the volume, may be viewed on a normal computer screen (Macintosh or PC). The colour image shows the papyrus in its present condition while the infrared images are high resolution recordings that can be enlarged up to twenty times without loss of focus. For the first time the readers have at their disposal a reproduction combining the advantages of infrared examination and enlargement by means of a microscope. Cliccando sul pulsante che porta il simbolo della cartella è possibile scaricare la riproduzione della col. XIV del rotolo in un file JPG di definizione ridotta (586 KB). |
Guido
Bastianini, già docente di Papirologia presso l’Università
degli Studi di Milano e attualmente presso l’Università di Firenze,
è presidente dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli».
Claudio Gallazzi, docente di Papirologia presso l’Università degli
Studi di Milano, dal 1988 dirige la Missione archeologica franco-italiana di Umm-el-Breigât
(Tebtynis).
Colin Austin, Professor of Greek presso l’Università
di Cambridge e Fellow di Trinity Hall, è editore di frammenti di Euripide,
di Menandro e di altri autori della commedia; con R. Kassel è autore della
monumentale raccolta Poetae Comici Graeci (ed. W. De Gruyter).