Marco Bertoncini Collana: «Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Milano» - 261
SOMMARIO: Avvertenza – Introduzione I tre realismi - Il concetto baziniano di realtà - Tre prospettive Radici psicologiche del realismo tecnico - L'oggettività della fotografia e la fortuna di Ontologia - Realismo psicologico-tecnico e realismo estetico Due famiglie di stili - Espedienti specificamente ci nematografici - Registi che credono nella realtà - Espedienti non specificamente cinematografici - Una lente speciale – Osservazioni conclusive – Riferimenti bibliograficiIn che misura il ‘realismo’ intrinseco del dispositivo cinematografico (la sua presunta oggettività, mutuata dalla fotografia) influenza il cinema nella sua estetica, nei suoi scopi, nel suo linguaggio? Contrariamente agli studiosi che lo hanno preceduto, secondo cui il cinema è arte solo se non si limita alla semplice riproduzione della realtà, André Bazin ha voluto vedere nella capacità di aderire al reale il maggior punto di forza della ‘settima arte’ e, nella duplice veste di critico appassionato e di ricercatore teorico, ha fatto del realismo cinematografico il fulcro della propria riflessione. Secondo Bazin, il cinema è lo strumento privilegiato per accedere al reale e svelarlo allo spettatore attento e partecipe; per questo motivo, al realismo intrinseco dell’immagine cinematografica che poggia su una proprietà tecnica della macchina da presa («realismo tecnico»), ma anche sulla fede dello spettatore nelle sue potenzialità riproduttive («realismo psicologico»), deve affiancarsi – e non contrapporsi – il realismo dello stile, che mette a frutto tali potenzialità nel modo più efficace possibile («realismo estetico»). Questo studio mira a rintracciare i luoghi di coerenza nelle affermazioni di Bazin su questa complessa materia, attraverso l’analisi approfondita dei suoi numerosi scritti – spesso brevi e apparentemente contraddittori – e il vaglio delle critiche mosse nel tempo al suo sistema teorico, allo scopo di rendere la ricchezza e la potenziale fecondità di una delle teorie che più hanno influenzato la storia della riflessione sul cinema. Marco Bertoncini (Milano, 1982) si è laureato in Scienze filosofiche presso l’Università degli Studi di Milano, dove attualmente collabora agli insegnamenti di cinema. È dottorando di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo presso l’Università di Pisa.
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