Massimo Epis

Fenomenologia della Soggettività
Saggio su Edith Stein

Collana: «Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano»
14,5 x 21 cm – pagg. 200 – 2003 – ISBN 88-7916-208-X
VOLUME ESAURITO - DISPONIBILE LA VERSIONE DIGITALE
ISBN 978-88-5513-105-6 - PER ACQUISTARLA CLICCARE QUI

SOMMARIO: Introduzione – Parte Prima. La filosofia come fenomenologia: I. La filosofia come scienza rigorosa (1. L'interesse per la psicologia e l'attrazione per la fenomenologia - 2. La conoscenza della verità essenziale) - II. La fenomenologia come Arbeitsphilosophie. La lettura steiniana di Husserl (1. La fenomenologia come metodologia del senso - 1.1. La fenomenologia come eidetica a priori - 1.2. La fenomenologia come filosofia trascendentale - 2. L'idea di fenomenologia di Edith Stein) - III. La questione dell'idealismo (1. I termini del problema - 2. I risultati dell'analisi - 2.1. Filosofia della natura e teoria della conoscenza - 2.2. Fenomenologia e ontologia della soggettività - 2.3. Lo scenario metafisico dell'ontologia della soggettività - 3. Filosofare al limite). – Parte Seconda. Fenomenologia della soggettività: IV. Lineamenti di una teoria: la Dissertazione pubblicata nel 1917 (1. L'originalità dell'atto empatico - 2. L'individuo psicofisico e il suo altro - 3. La persona spirituale) - V. La struttura ontica della persona umana (1. L'unità psico-fisica e spirituale del soggetto - 2. L'articolazione dell'unità secondo le leggi di causalità e di motivazione - 3. Il risvolto epistemologico: psicologia e scienze dello spirito - 4. L'antropologia della Bildung) - VI. Il senso dell'essere della soggettività (1. L'uomo come microcosmo - 2. La singolarità spirituale dell'anima - 3. Esistenza ed essenza nella metafisica dell'essere - 4. L'anelito dell'anima). – Conclusione – Bibliografia – Indice dei testi citati di Edith Stein – Indice dei nomi.

In questo saggio l’opera filosofica di Edith Stein (1891-1942) viene collocata nello scenario della filosofia tedesca dei primi decenni del Novecento, in particolare nell’orbita della fenomenologia. Al magistero di Husserl Edith Stein riconosce il merito di aver riscattato all’universalità dell’indagine delle essenze la tematica psicologica; quindi di aver elaborato un metodo in grado di fornire una fondazione filosofica, cioè rigorosa, alle Geisteswissenschaften. In coerenza con questo assunto viene mostrato come l’itinerario fenomenologico di Edith Stein si strutturi a partire dall’analisi del vissuto dell’empatia (Einfühlung). L’esperienza dell’altro come altro è correlativa all’esperienza dell’io come un sé, nel medio essenziale del Leib. Qui viene individuata la verità nucleare di un’analitica che, dalla problematica gnoseologica ed epistemologica della costituzione, orienta alla questione ontologica della soggettività. Il soggetto reale offre un profilo più ampio dell’io puro della fenomenologia trascendentale, poiché esibisce i tratti della ‘profondità’ e della singolarità. Nell’affermazione che la coscienza non soltanto si manifesta ma vive nelle realizzazioni del soggetto, alla vita originaria dell’io viene ascritta una identità storico-pratica, non determinabile a priori, poiché rimane sospesa all’effettiva autodeterminazione nella concretezza dell’incontro. La tematica psicologica dell’intersoggettività si iscrive nel quadro etico dell’interpersonalità.

Massimo Epis (Bergamo, 1964) ha conseguito il Dottorato in Teologia Fondamentale presso l'Università Gregoriana di Roma e la laurea in Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano. Insegna Teologia Fondamentale presso lo Studio Teologico del Seminario di Bergamo e presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano. E' membro della redazione Nord-occidentale (Torino) della rivista "Filosofia e Teologia". Ha pubblicato'Ratio Fidei'. I modelli della giustificazione della fede (Milano, 1995). E' autore di saggi pubblicati su riviste teologiche italiane.