Federica Giacobello Collana:
«Il Filarete. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Milano» 251 VOLUME ESAURITO DISPONIBILE LA VERSIONE DIGITALE - ISBN 978-88-5513-065-3
SOMMARIO: Crediti iconografici — Riferimenti bibliografici — Introduzione — 1. Le fonti antiche – 1.1. L’origine di un culto – 1.2. I Lari nella casa – 1.3. I Lari nella dimensione pubblica: culti e mito – 2. I Lari nella tradizione degli studi – 3. Lar e Lares: sulla pluralità dei Lari – 4. I lararia — 1. Analisi dei larari di Pompei – 2. I larari nelle ville dell’agro pompeiano: alcune considerazioni – 3. Due culti particolari tra i ‘larari secondari’ – 4. Le altre divinità della casa — 1. L’immagine dei Lari – 2. I Lari e la scena di sacrificio – 3. Larari domestici e larari nei compita: all’origine di una iconografia – 4. Il focolare, il cibo e gli schiavi – 5. I Lari nelle tabernae– 6. Il Genio del paterfamilias e il serpente – 6.1. Il Genius patrisfamilias – 6.2. Il serpente — 1. Uno sguardo fuori Pompei — Avvertenze — I Lari a Pompei: Corpus dei larari pompeiani - Catalogo dei larari nelle ville dell’agro pompeiano - Appendice: I ‘larari secondari’: Fauces e vestiboli – Atrii – Horti, viridaria, peristili – Cubicula e altri ambienti – Corridoi e luoghi di passaggio.All’interno del sempre vivace dibattito riguardante Pompei e il territorio vesuviano, riveste un ruolo affascinante e di grande attualità l’esame della vita quotidiana, dei costumi e delle pratiche religiose che si svolgevano tra le mura domestiche. In tale ambito si inserisce questo libro, che presenta un’indagine complessiva sul significato e sulle espressioni di culto dedicate ai Lari, divinità gemelle che dall’età arcaica rivestirono un ruolo rilevante nel sistema religioso romano. L’analisi dell’ampia ed eccezionale mole della documentazione pompeiana mette in luce le autentiche espressioni di culto dedicate ai Lari, distinguendole dalle più generiche forme di devozione rivolte alle divinità della casa. Dai dati raccolti in un corpus complessivo, risulta evidente che i lararia erano collocati in cucina, sede del focolare domestico; lì, insieme a Vesta, i Lari garantivano continuità e benessere all’intera familia. Espressione privilegiata di tale devozione era la raffigurazione pittorica, come attestano i numerosi affreschi che mostrano lo svolgimento di un sacrificio rivolto ai Lari, compiuto dal Genio del paterfamilias, accompagnato spesso nel registro inferiore da uno o due serpenti: la scena svolgeva una funzione cultuale rappresentando e quindi perpetuando il rito sacrificale compiuto in onore dei Lares dal dominus insieme all’intera familia. L’indagine iconografica restituisce l’autentico significato di queste divinità: l’immagine di fanciulli muniti di rhyton, nata grazie a significativi prestiti dalla raffigurazione dei Dioscuri, rivela in realtà la loro vera natura di antenati divinizzati vigilanti sulla progenie. Federica Giacobello (Milano, 1973), laureata in Lettere classiche con specializzazione in archeologia presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Archeologia greca e romana presso l’Università degli Studi di Perugia. Attualmente collabora con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università degli Studi di Milano. Suoi ambiti privilegiati di ricerca, accanto agli studi d’argomento pompeiano, sono la ceramica apula e la coroplastica magnogreca, la pittura antica indagata negli aspetti tecnici e iconografici, la bronzistica romana.
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