Juan Ruiz – Arcipreste de Hita Collana:
«BFLR - Biblioteca di Filologia e Linguistica Romanze»
SOMMARIO: Premessa - Anatomie ruiziane - Nota sul Libro de buen amor - Testi - La fornarina e il messaggero d'amore (Cruz cruzada, panadera - coplas 108-122) Doctor subtilis (El pleito entre el lobo y la raposa ante don Ximio, alcalde de Bujía - coplas 321-371) La giornata del chierico libertino (Las horas canónicas - coplas 372-387) Encomium pecuniae (Enxiemplo de la propiedad qu'el dinero ha - coplas 490-512) Triumphus Amoris (La entrada triunfal de don Amor - coplas 1225, 1235-1264) Rivendicazione del concubinato (Cántica de los clérigos de Talavera - coplas 1690-1709) - Appendici - Bibliografia scelta.Nella Spagna del Trecento un arciprete donnaiolo, impacciato e logorroico come un Woody Allen in abito talare, vive una serie d'avventure galanti che l'autore presenta come autobiografiche e che infarcisce di molteplici riflessioni morali, apologhi, favole esopiche, giullarate, novelline licenziose come fabliaux e liriche devote, in un cocktail geniale di sapore gustoso malgrado l'apparente mésalliance degl'ingredienti. Col suo andamento rievocativo della satura antica, del sermone medievale e della maqama ispano-ebrea, e in un generale progetto narrativo interpretabile forse come una parodia macrotestuale della Consolatio boeziana, il Libro de buen amor sfugge a ogni tentativo classificatorio. E lo stesso polimorfismo è qui al servizio di un'ambiguità di fondo, dove la satira e la parodia giungono a embricarsi con l'allegoria burlesca, propiziando uno strumento affilato per incidere, come nella migliore letteratura d'ogni tempo, nel mistero buffo di questo pazzo mondo, fatto di carne, di denaro, di regole e d'anarchia, di basse pulsioni e di alte tensioni che sostanziano la contraddittoria condizione umana. Forse il programmatico didascalismo del Libro de buen amor si risolve precipuamente in una complessa e articolata enciclopedia del comico e consiste proprio nella pratica d'un riso che esorcizza la morte. Questa antologia trasceglie, fra le migliaia di versi del libro, sei brani rappresentativi degli umori satirici e parodici che l'attraversano. Alfonso D'Agostino è ordinario di Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli Studi di Milano. Si è occupato di varî settori della disciplina, con studî ed edizioni di testi italiani, spagnoli, francesi e provenzali antichi (in ambito ispanistico anche rinascimentali, barocchi e contemporanei). Per la BFLR ha scritto anche Lo spagnolo antico. Sintesi storico-descrittiva e Storia della lingua spagnola.
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