Luca Sacchi – Università degli Studi di
Milano SOMMARIO: Premessa – Abbreviazioni bibliografiche L’opzione dialogica in campo enciclopedico - Regalità e curiosità - La cornice - Il quesito - Varietas e divulgazione I testimoni e le attestazioni nelle biblioteche antiche - La qualità della traduzione e le innovazioni La diffusione manoscritta e a stampa - Le due forme principali - Presenza/assenza di elementi peritestuali - Presenza/assenza di sezioni - I profili della tradizione - La famiglia A - La famiglia B La diffusione manoscritta - Le diverse forme - Presenza/assenza di elementi peritestuali - Presenza/assenza di quesiti - Posizione dei quesiti - Composizione interna dei quesiti - I profili della tradizione - La famiglia α - La famiglia β – 4.4. L’apparato iconografico: due tracce testuali La diffusione manoscritta e a stampa - Le forme dell’opera - Redazione ‘breve’ e ‘lunga’ - Presenza/assenza di quesiti - Ripartizione interna dei quesiti - Posizione dei quesiti - Consistenza delle risposte - I profili della tradizione - I testi a sistema breve - La redazione breve standard (VB1) - La redazione breve allungata (VB2) - La redazione abbreviata (VBabr) - I testi a sistema lungo - La redazione lunga delle due famiglie maggiori (VE1) - La redazione lunga arricchita (VE2) - Lo sviluppo dell’opera nel tempo Testi - Studi e strumenti – Immagini – Indici.Nel campo enciclopedico medievale la struttura è spesso dotata di valore simbolico, ed è comunque elemento fondante del progetto che organizza e indirizza la conoscenza; s’intende perciò quanto problematica e sfuggente risulti la strategia enciclopedica basata sul dialogo, in cui è giocoforza che l’organicità dell’insieme si riduca a favore del frazionamento, della divagazione libera, della discontinuità. Il saggio esamina quattro rilevanti opere romanze accomunate da questa formula, frutto di una stagione breve ma assai produttiva, tra l’ultimo terzo del Duecento e l’inizio del secolo seguente: in area d’oïl Placides et Timéo e il Livre de Sydrac, in Catalogna la Summa de philosophia in vulgari, e in Castiglia il Lucidario di Sancho IV. Pur seguendo strade indipendenti, i testi approdarono a soluzioni simili, tanto nella divulgazione del sapere, quanto nella sua promozione, giocata sulla curiosità del pubblico e sulla sanzione regale dei contenuti. Dopo un’introduzione rivolta ai nodi principali del microgenere, di cui si rintracciano le corrispondenze con la produzione latina precedente, si dedica un esame approfondito alla tradizione manoscritta e a stampa di ciascun testo. Ne derivano varie indicazioni in merito alla storia della ricezione, che si estende fino al XV secolo e oltre con innovazioni notevoli, sia nella disposizione della materia sia nelle integrazioni, nei tagli, nelle riletture. Luca Sacchi è professore a contratto di Filologia Romanza presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano. Si è occupato di romanzi e testi enciclopedici medievali di area italiana, spagnola e francese, a cui ha dedicato diversi contributi. Ha pubblicato il volume Historia Apollonii regis Tyri. Volgarizzamenti italiani, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2009.
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L- M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Z |