Barbara Vettori – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Le statistiche sulla criminalità sono un argomento di particolare interesse ed attualità per la comunità accademica, i policy makers e l’opinione pubblica. I numeri sulla devianza consentono di indagare l’andamento e le cause dei reati e di valutare l’efficacia delle politiche di contrasto e prevenzione, mentre la loro diffusione mass mediatica può rafforzare o indebolire il senso di sicurezza dei cittadini ed il loro livello di fiducia nelle istituzioni. La centralità del tema per diversi attori sociali è aumentata nel corso degli ultimi decenni di pari passo con la sua complessità. Da un lato il quadro delle fonti, tradizionalmente costituito dalle cosiddette fonti amministrative, è stato arricchito dalle indagini di vittimizzazione e da quelle di autodenuncia. Dall’altro lato, a fini comparativi si sono sviluppate statistiche sovranazionali. A fronte della crescente rilevanza e articolazione della materia, mancava ad oggi uno strumento di lavoro pensato e scritto per rendere le statistiche sulla criminalità di facile accessibilità e uso anche a chi dispone di una conoscenza di base della statistica. Mancava, in definitiva, un testo capace di rispondere in modo organico e immediato a queste domande: quali fonti statistiche sulla criminalità esistono a livello internazionale, europeo e nazionale? Quali le loro origini storiche, i loro contenuti, i loro punti di forza e limiti? E come è possibile applicare le principali tecniche di analisi statistica monovariata, bivariata e multivariata ai dati sulla delinquenza? Questo volume intende proprio fare questo. La prima parte fornisce un compendio delle fonti disponibili ai tre livelli geografici. La seconda parte guida il lettore al loro utilizzo con esempi di analisi e rappresentazione grafica dei dati con il software SPSS. Il testo si rivolge sia agli studenti universitari dei corsi di laurea in scienze sociali e della comunicazione, sia a tutti gli attori coinvolti nel processo di produzione e diffusione delle ‘cifre’ sulla criminalità. SOMMARIO: 1.1. Origini storiche, punti di forza e limiti – 1.2. In ambito internazionale – 1.2.1. Le International crime Statistics di Interpol – 1.2.2. La Survey on crime Trends and the Operations of criminal Justice Systems delle Nazioni Unite – 1.3. In ambito europeo – 1.3.1. Lo european Sourcebook of crime and criminal Justice Statistics – 1.3.2. Il database eurostat su crime and criminal Justice – 1.4. In Italia – 1.4.1. La statistica processuale penale – 1.4.2. La statistica della criminalità – 1.4.3. La statistica della delittuosità 2.1. Origini storiche, punti di forza e limiti – 2.2. In ambito internazionale – 2.2.1. L’indagine di vittimizzazione delle famiglie: la International crime Victims Survey – 2.2.2. Le indagini di vittimizzazione delle imprese: la International commercial crime Survey, la International crime Business Survey e la crime and corruption Business Survey – 2.3. In ambito europeo – 2.3.1. L’indagine di vittimizzazione delle famiglie: la european crime and Safety Survey – 2.4. In Italia – 2.4.1. L’indagine di vittimizzazione delle famiglie – 2.4.2. L’indagine di vittimizzazione delle imprese 3.1. Origini storiche, punti di forza e limiti – 3.2. In ambito internazionale – 3.2.1. L’International Self-Reported delinquency Study – 3.3. In ambito europeo – 3.3.1. L’european School Survey Project on Alcohol and Other drugs – 3.4. In Italia 4.1. Aprire SPSS – 4.2. Le due principali finestre di SPSS: editor dei dati e viewer – 4.2.1. L’editor dei dati – 4.2.2. Il viewer – 4.3. SPSS in 4 passaggi 5.1. Informazioni sulla matrice dati – 5.2. calcolo di nuove variabili – 5.3. Ricodifica di variabili 6.1. Introduzione teorica – 6.1.1. La distribuzione di frequenza – 6.1.2. La rappresentazione tabellare della distribuzione di frequenza – 6.1.3. La rappresentazione grafica della distribuzione di frequenza – 6.1.4. I valori caratteristici della distribuzione di frequenza – 6.2. Dalla teoria alla pratica: esempi di analisi monovariata di dati sulla criminalità – 6.2.1. Analisi monovariata di variabile nominale – 6.2.2. Analisi monovariata di variabile ordinale – 6.2.3. Analisi monovariata di variabile cardinale 7.1. Le serie storiche: teoria ed esempio di analisi dei dati sulla criminalità nel tempo – 7.2. Le serie territoriali: teoria ed esempio di analisi dei dati sulla criminalità nello spazio – 7.3. Valutare le variazioni della criminalità nel tempo e nello spazio: teoria ed esempi 8.1. L’analisi bivariata di variabili categoriali: introduzione teorica – 8.1.1. Esplorare la relazione: la distribuzione di frequenza congiunta – 8.1.2. La significatività statistica della relazione: chi-quadrato – 8.1.3. La forza della relazione: le misure di associazione e di cograduazione – 8.2. Dalla teoria alla pratica: esempi di analisi bivariata di variabili categoriali con dati sulla criminalità – 8.2.1. Analisi bivariata di due variabili nominali – 8.2.2. Analisi bivariata di due variabili ordinali – 8.3. L’analisi bivariata quando la variabile indipendente è categoriale e la dipendente cardinale: introduzione teorica – 8.3.1. esplorare la relazione: il confronto tra varianza esterna ed interna – 8.3.2. La significatività statistica della relazione: F – 8.3.3. La forza della relazione: eta-quadrato – 8.4. Dalla teoria alla pratica: esempio di analisi della varianza con dati sulla criminalità – 8.5. L’analisi bivariata di variabili cardinali: introduzione teorica – 8.5.1. Il diagramma a dispersione – 8.5.2. Il modello di regressione lineare – 8.5.3. La bontà di adattamento del modello di regressione lineare ai valori osservati: il coefficiente di correlazione lineare di Pearson (r) e il coefficiente di determinazione (R2) – 8.5.4. La significatività statistica del modello di regressione lineare e dei singoli coefficienti di regressione: F e t – 8.6. Dalla teoria alla pratica: esempio di analisi bivariata di variabili cardinali con dati sulla criminalità 9.1. Introduzione teorica – 9.2. Dalla teoria alla pratica: esempio di analisi multivariata di variabili cardinali con dati sulla criminalità – Riferimenti bibliografici.Barbara Vettori (MSc. in Criminology and Criminal Justice, Università di Cardiff, Regno Unito; Dottorato Internazionale in Criminologia, Università di Trento) è ricercatrice in Sociologia della devianza nella Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna metodologia della ricerca criminologica e statistiche e tecniche nel settore criminalità e sicurezza. In materia di statistiche criminali è consulente della Commissione europea (Eurostat e Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza) ed è stata responsabile di numerosi studi europei ed internazionali.
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L- M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Z |