Lingua e Diritto Collana: «Esedra. Collana di Letture» - 23 SOMMARIO: J. Visconti, Lingua e diritto: livelli di analisi. Introduzione R. Sacco, Azione, pensiero, parola nella creazione del diritto P. Di Lucia, Il concetto di valenza nella filosofia dell’atto giuridico R. Guastini, Introduzione alla teoria dell’interpretazione P. Chiassoni, Analisi linguistica e teoria dell’interpretazione giuridica. Ancora sulla sempiterna disputa tra scettici e misti(ci) M. Garavelli, I giudici e il linguaggio B. Mortara Garavelli, Condizioni di eterogeneità discorsiva nel dialogato di procedimenti penali G. Rovere, Il principio dell’economia nella lingua giuridica. Gli avverbi in - mente I. Korzen, Lingua, cognizione e due Costituzioni M. Soffritti, Condizioni restrittive nei codici tedeschi e italiani G. Ajani, Coerenza del diritto privato europeo. Il problema del multilinguismo S. Ferreri, La lingua del legislatore europeo E. Ioriatti Ferrari, Linguismo euruniònico e redazione della norma comunitaria scritta. Prime riflessioni P. Berteloot, Unione europea. Accesso al diritto e molteplicità delle lingue D. Tiscornia, Il linguaggio giuridico nella prospettiva computazionale G. Lorini, Referenti in testi normativi A. Conte, Xenonimía sinonimía sinsemía Gli Autori.Lo studio dei rapporti tra lingua e diritto è affrontato
in questo volume in prospettiva interdisciplinare: filosofi, giuristi e linguisti affrontano temi vicini da ottiche diverse e complementari. Un primo gruppo di contributi tocca questioni fondamentali: il rapporto tra la legge, il diritto, la parola; il ruolo della consuetudine (Sacco), la vaghezza delle norme, il problema dell’interpretazione (Chiassoni, Guastini); il concetto di atto giuridico (Di Lucia), di referente (Lorini), di identità di Sinn o di Bedeutung (Conte); la trasposizione di termini e concetti in sistemi giuridici diversi (Ajani, Ioriatti). Il secondo gruppo di saggi considera, anche in ottica comparativa, fenomeni linguistici finora poco studiati: la funzione degli avverbi (Rovere), le caratteristiche testuali della costituzione italiana e danese (Korzen), i connettivi condizionali restrittivi in testi normativi italiani e tedeschi (Soffritti), l’intrecciarsi di voci nel discorso processuale (Mortara Garavelli), per concentrarsi sull’uso concreto della lingua, rispettivamente, dei giudici (Garavelli) e del legislatore comunitario (Ferreri), e sull’ausilio del supporto informatico (Berteloot, Tiscornia). Jacqueline Visconti insegna Linguistica italiana nella Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Genova. Honorary Research Fellow all’Università di Birmingham, ha svolto attività di ricerca a Ginevra, Reading, Stanford, Berkeley.
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